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Parma, Sohm: "Noi svizzeri più concreti degli italiani. Io rendo meglio in Serie A"

di Simone Lorini

Simon Sohm, oggi ospite delle colonne del Corriere dello Sport, ha parlato così della propria posizione in campo, un enigma spesso e volentieri: "Noi svizzeri siamo più concreti di voi italiani. Io la vedo così: a volte mi sento meglio da trequartista, a volte da mediano. Dipende dall’avversario. Contro il Napoli preferivo stare più basso perché quando c’è tanto campo mi riesce meglio partire palla al piede o inserirmi".

Il Parma di Pecchia è...?
"Una squadra di atleti, un gruppo fantastico. Mi piace tanto il suo calcio. Il mister mi chiede di lasciare a casa la paura, difendere e attaccare. Anche fare più gol".

Ora è anche il capitano.
"È un grande onore, ma se gioca Delprato gli rido la fascia. Non cambia come gioco se ho un segno al braccio".

Alla Nazionale ci pensa?
"Certo, è un obiettivo perché manco da 4 anni. Ma no stress".

La Svizzera è diventata l’incubo degli italiani.
"Siamo un Paese piccolo ma i nostri giovani lavorano meglio di tanti altri".

Bernabè che compagno è?
"Il nostro centrocampo è tanta roba, eh! Lui rende tutto facile".

È vero che alcuni calciatori si trovano meglio in A che in B anche se il livello è più alto?
"Nel mio caso è così. Penso dipenda dall’ambiente: giocare davanti a 50 mila persone o ti fa sentire meglio o ti fa sprofondare. È questione di carattere".


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