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Napoli, Di Lorenzo e l'orgoglio del capitano: "Questa fascia l'ha portata il più grande di tutti"

di Tommaso Bonan

In una lunga intervista ai canali ufficiali del Napoli, Giovanni Di Lorenzo ha raccontato tra le altre cose di quando è diventato capitano della squadra partenopea: "Questa fascia l'ha portata il più grande di tutti, è una responsabilità in più. Il ruolo di capitano è bello, non me lo sarei mai aspettato quando sono arrivato. Poi quell'anno lì ci sono state tante partenze, tanti sono andati via, Spalletti decise di darla a me e ho cercato da subito di rappresentare al meglio i miei compagni, lo spogliatoio e quello che sto cercando di fare anche adesso. Non hai pensieri ma devi essere pronto a tutto, devi gestire tante cose, però mi piace e spero che i miei compagni siano contenti di me, penso di sì (ride, ndr), e quando Spalletti mi ha fatto capitano la cosa più bella è stata l'approvazione dei ragazzi e anche di chi era da più tempo qui, vuol dire che mi stimano come persona".

"Critiche? Prima le vivevo con difficoltà, ora no - continua Di Lorenzo -. Ormai c'è gente che fa quello apposta e se stai lì a leggere cosa scrivono non leggi più. C'è chi lo fa solo per prendersi tre minuti di visibilità per questo leggo poco e sono tranquillo. Le critiche ci stanno e uno deve essere bravo ad andare avanti perché questo è uno sport che ti porta tante pressioni e devi essere pronto a tutto. Quello che sta diventando brutto è che dopo una partita fatta male ti offendono la famiglia e i figli, lì si va oltre rispetto alla classica critica costruttiva del tifoso. Non è giusto, perché se uno sbaglia una partita devi augurargli le cose peggiori del mondo?".

"Mi rivedo in Sinner, come lui ho avuto genitori che non mi hanno mai fatto pressione, come è successo a lui. Sono stato fortunato a poter prendere autonomamente certe decisioni. Spesso la rovina di un ragazzo anche bravo sono i genitori che vogliono decidere per lui e mettono pressione", ha concluso Di Lorenzo.


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Giovedì 09 Maggio 2024