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Milik e il lavoro di Ancelotti. Che sta consegnando alla A un grande bomber

di Raimondo De Magistris

Con Fabian Ruiz, Arkadiuz Milik questa sera è stato il migliore in campo in Napoli-Lazio. Non solo il gol del 2-0, una perfetta parabola direttamente da calcio piazzato, ma anche due legni che hanno sottolineato la sua capacità di muoversi sempre in anticipo nell'area avversaria.

Con la rete di questa sera il centravanti polacco è salito a quota undici nella classifica cannonieri, a tre reti dal tridente al vertice composto da Quagliarella, Cristiano Ronaldo e Duvan Zapata. Un gol che ha messo in evidenza come il bomber polacco abbia capacità balistiche sopraffine oltre a qualità da rapace di area di rigore e che fanno dell'ex Ajax centravanti sempre più completo. E sempre più indispensabile per Carlo Ancelotti.

Proprio l'allenatore del Napoli al termine della partita s'è a lungo soffermato sul suo centravanti. E ha svelato di aver svolto in questi mesi un lavoro specifico per recuperarlo al meglio dopo due stagioni sciagurate: "Milik è Milik - ha detto Ancelotti -, può migliorare solo con la continuità che ha in questo momento. E' stato fermo per un po', era inevitabile aspettarlo, ma ora il suo rendimento è di altissimo livello. Soprattutto a livello fisico abbiamo fatto lavori di reattività per dargli forza nelle gambe. Quando un giocatore resta fuori due anni è normale che all'inizio non trovi i tempi d'attacco, serviva solo tempo e pazienza".

Tempo, pazienza e lavoro. Queste le armi per recuperare un calciatore che in due stagioni ha rimediato una rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro prima e una rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro poi. E che adesso sembra pienamente recuperato e pronto per imporsi come uno dei migliori centravanti del nostro campionato.


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