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Milan, Maldini: "Qualcuno mi chiama capitano, altri direttore. Ma non mi ci sono ancora abituato"

di Tommaso Bonan

"Essere dirigente mi appassiona. Considerare il calciatore come lavoratore è difficile. Ma anche da dirigente sei partecipe alle gioie e alle sofferenze della squadra. L'inserimento non è facile, ci vuole tempo e purtroppo viviamo in una società frenetica. Non ho mai avuto paura però di provarci". Parla così, ai microfoni di Radio 105, Paolo Maldini raccontando la sua nuova veste al Milan: "Qualcuno mi chiama 'Capitano', qualcuno mi chiama ancora 'Paolino', e altri 'Direttore', anche se non mi ci sono ancora abituato (ride, ndr). Mi porto dietro un sacco di storia e di rispetto. Ora mi devo guadagnare un altro tipo di rispetto, ma sempre attinente allo sport e al Milan".


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