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Milan, l’ombra di Rangnick non spaventa Pioli. Il tecnico crede nella scalata

di Antonio Vitiello

Ralf Rangnick è diventata ormai più di un’ipotesi per la prossima stagione. Il club fino ad ora ha sempre smentito ma ci sono costanti rumors sull’approdo al Milan al termine dell’attuale campionato. Il tedesco sarebbe allenatore-manager al posto di Stefano Pioli che però ha deciso di non dare ascolto alle indiscrezioni, proseguendo per la sua strada: “Nessun allenatore viene confermato a prescindere dal risultato, poi alla fine chi deve decidere deciderà. Però non posso rispondere ogni conferenza sul mio futuro, concentriamoci sul presente e vediamo cosa succederà. Sento che per la squadra sono un punto di riferimento”, ha confessato Pioli in conferenza. Ma il suo futuro è sempre in bilico, perché servirà un piazzamento in Champions per la conferma: “Ci stiamo allenando bene ed è la verità, qui si respira aria positiva. La priorità è il nostro presente, e solo pensando al presente possiamo determinare il futuro. Su altre cose su cui non possiamo decidere non ci pensiamo, non abbiamo tempo e energie per pensare ad altro”, in riferimento alle voci sul suo conto. Pioli crede nella scalata in classifica: "Dobbiamo vincere più partite possibili, poi vedremo dove arriveremo. Roma e Atalanta sono davanti, dietro abbiamo squadre forti come il Napoli. L'obiettivo è raggiungere il massimo che possiamo".

L’allenatore rossonero oggi sfiderà il suo passato. Il ricordo della scomparsa di Astori e della storia con la Fiorentina è ancora vivo nella mente del tecnico parmigiano: “Astori è dentro di me, ho avuto l'onore di conoscerlo. Visto che lui è cresciuto nel Milan credo che sia felice che dopo la Fiorentina io sia venuto al Milan. Quella situazione mi ha migliorato, mai avrei voluta viverla ma ora sono migliore".


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