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Marelli pro VAR 'a chiamata': "Deve essere al servizio del calcio, non solo degli arbitri"

di Simone Lorini

Luca Marelli 49 anni, avvocato, ex arbitro della sezione di Como, parla al Corriere dello Sport della proposta di un VAR 'a chiamata', come già succede in altri sport: "Il VAR dev'essere al servizio del calcio, quindi anche delle società e non soltanto degli arbitri. Sono favorevole dal primo momento, per me è la naturale evoluzione della tecnologia. Sono un grande appassionato di sport americani e anche oltreoceano c'è stata questa trafila: prima la tecnologia a disposizione degli arbitri, poi la possibilità per gli allenatori di chiamare il challenge. Perdita di tempo? Nel football americano i challenge possibili sono 4, ma possono diventare 6 se il primo va a buon fine. In realtà non succede mai che si utilizzino tutti. Posso citare anche un altro esempio: ai recenti Mondiali di futsal, su 208 possibilità di interventi ce ne sono stati 60. Quindi meno di un terzo. È eccessivo pensare che col challenge ci possa essere una notevole perdita di tempo".


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