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Marani: "Ieri s'è rivisto un Mancini coraggioso ma il calcio giovanile va rivoluzionato"

di Raimondo De Magistris

Ospite negli studi di 'Sky', il giornalista Matteo Marani ha commentato il pareggio conquistato dall'Italia a Bologna contro la Germania: "Mancini ieri ha fatto vedere quel coraggio che aveva mostrato già in passato, ieri si sono visti sei esordienti e alcuni di quelli che hanno giocato ieri hanno davvero poca esperienza con altri club, è andato a pescare Gnonto a Zurigo. Serve una presa di responsabilità da parte dei club di Serie A: la vigilia di questa partita è stata caratterizzata da giocatori che sono andati via, con Mancini che s'è detto sorpreso dall'addio di Zaccagni e Lazzari. Sarebbe giusto ci fosse una presa di responsabilità da parte dei club: di mezzo non c'è solo l'interesse della Nazionale, ma di tutto il nostro calcio".

Marani ha poi analizzato i problemi del nostro calcio: "Da noi non si lascia più libero il talento, l'abbiamo vista a Wembley la differenza con l'Argentina... in quei 30 metri finali c'è la differenza tra il nostro calcio e quello degli altri ad alti livelli: l'estro, la capacità di fare la differenza con una giocata non c'è. I giovani giocatori sono già troppo indottrinati, troppo preoccupati della fase organizzativa. Oggi in giro per l'Europa quella che era la nostra peculiarità - l'estro, la fantasia - la trovi, mentre da noi no. Gli allenatori delle squadre giovanili sono ossessionati dalle questioni tattiche, ma non c'entrano le questioni tattiche quando ci sono ragazzi di mezzo. Molti allenatori pensano a fare la loro carriera, non al fatto che sono istruttori di base".


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