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Luis Alberto e Milinkovic: i big laziali uniti dal talento ma divisi dai comportamenti

di Riccardo Caponetti
Fonte: Dall'inviato ad Auronzo di Cadore

Uno con il sorriso suda sotto le Dolomiti con Sarri, prende traverse e viene incensato dai tifosi. L'altro con il mal di pancia non si è presentato al raduno, è rimasto in Spagna - facendo irritare non poco il mondo biancoceleste - e oggi è pronto a tornare per incontrarsi con la società. Uniti dal talento e dall'importanza nel centrocampo, Milinkovic e Luis Alberto sono divisi dai comportamenti. Impeccabili, quelli del gigante serbo, il Sergente che dovrà guidare la nuova armata del Comandante. "Sono qui da sei anni, mi piacerebbe rimanere ancora. È normale che mi senta leader del gruppo, cerco di aiutare i più giovani", ha detto nel primo giorno di ritiro. Luis Alberto invece è sempre protagonista di atteggiamenti sconcertanti, sorprendenti e poco professionali: non da mercoledì, ma da anni ormai. E tra i tifosi la domanda è solo una: "Perché Luis Alberto non prende esempio da Milinkovic?". Nessuna risposta.

La giornata odierna potrebbe riservare novità su Luis Alberto, che arriverà a Roma per confrontarsi con il ds Tare: i suoi agenti stanno parlando con Milan e Villarreal, ma la richiesta di Lotito (50 milioni) è fuori portata quasi per tutti. In attesa dell'esito dell'incontro con i dirigenti biancocelesti, Sarri al fresco delle Dolomiti si gode Milinkovic. Lo osserva, lo cerca, ci parla e ci scherza: sa che molte delle sue fortune passeranno da lui, il gigante buono del centrocampo della Lazio. Ha scelto il 4-3-3 anche per tutelare lui (oltre che Luis Alberto) e lo sta provando come mezzala destra da giorni. Sarà uno dei giocatori chiave nella squadra di Sarri, chissà se ricomporrà la coppia di intermedi con Luis Alberto. Che intanto ha rotto con l'ambiente, al contrario di Milinkovic, leader indiscusso per i compagni e la tifoseria.


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