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Lo strano ritiro di Osimhen: allenamento sì, partitella no. E salterà anche l'amichevole

di Simone Lorini

Continua la strana estate di Victor Osimhen: il nigeriano è a Castel di Sangro, dove un anno fa tutto è cominciato, per il secondo ritiro di un'estate che probabilmente immaginava diversa. Ieri ha svolto in gruppo la sessione tecnico-tattica riservata e blindata sul secondo campo, e poi ha saltato la partitella finale. È entrato allo stadio, ha salutato il pubblico ed è sfilato verso la zona palestra-spogliatoi. A questo punto, domenica non giocherà anche l'amichevole con l'Egnatia, la terza su tre: del resto è la capitale del mercato, e fino a quando la situazione non sarà chiara non andrà in scena.

Il Corriere dello Sport rivela che la questione è molto semplice nella sua complessità, tanto che ormai è diventata una filastrocca: Osi ha una clausola rescissoria da 130 milioni; il Psg si è spinto fino a 90 nel pacchetto-impossibile con l'incedibile Kvara e vuole un forte sconto; e il Napoli, dal canto suo, è seduto ad aspettare. Legittimamente sereno, considerando che Victor ha un contratto fino al 2026 e soprattutto è uno dei tre centravanti del momento. Sul podio, un valore aggiunto per qualsiasi squadra. Insomma: non sarà svenduto.

Parallelamente, il ds Manna ha già coperto le spalle della squadra nel caso in cui l'affare parigino andrà in porto: Romelu Lukaku, un attaccante che sembra nato per giocare con Antonio Conte e che Antonio Conte è riuscito a valorizzare come mai nessun altro, è il colpo ideale già delineato nei contorni. Non resta che definire e firmare: l'intesa con Rom è pressoché raggiunta e con il Chelsea, che non l'ha neanche convocato per la tournée negli Stati Uniti, la trattativa è in discesa.


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