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Lippi: "Mi piace l'Italia di Mancini. Juve, è mancata un po' fortuna"

di Ivan Cardia

"Ci sono tanti giovani bravi e Mancini ha avuto il coraggio di chiamarli in qualche caso anche prima che esordissero in Serie A". Parola di Marcello Lippi. L'ex ct ne ha parlato a Radio2: "Ha scelto i giovani più bravi, questa Nazionale mi piace, ci sono tanti ragazzi interessanti".

Sull'esperienza in Cina.
"Si sta bene, i cinesi sono un po' curiosi ma si vive bene. Per mettersi al passo con i tempi dal punto di vista calcistico c'è ancora da lavorare, lì non c'è tradizione, giocano tutti a ping pong, non vedi mai un bambino giocare a calcio. Ora stanno iniziando a creare settori giovanili, a giocare a calcio nelle scuole. Stanno dando vita a diversi miglioramenti".

Sulla Juve.
"Fu la prima grande soddisfazione internazionale. L'anno prima vincemmo campionato e Coppa Italia, poi trionfammo in coppa dei Campioni e l'anno dopo alzammo la coppa Intercontinentale. Per vincere la Coppa dei Campioni ci vogliono dei grandi giocatori e poi serve un grande senso di appartenenza, la voglia di mettersi a disposizioni l'uno dell'altro. Quei ragazzi lo fecero, e infatti salirono sul tetto del mondo".

Cosa è mancato alla Juve per vincere quest'anno?
"La fortuna di avere a disposizione i giocatori importanti nel momento decisivo. Chiellini ad esempio per la Juventus è importante quasi come Ronaldo e con l'Ajax non c'era".


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