.

Lecce, Corvino: "L'allenatore devo sceglierlo io, non la società. Credo in Gotti"

di Lorenzo Di Benedetto

Pantaleo Corvino, responsabile dell'area tecnica del Lecce, nella sua conferenza stampa di oggi, ha parlato anche della scelta dell'allenatore in casa giallorossa: "Ai miei club dico che la scelta degli allenatori devo farla io, non me la può dire la società. Se io sono qui è perché le proprietà mi hanno voluto. Ritengo l'allenatore la persona più importante per un responsabile dell'area tecnica. Qui l'ambiente è divisivo, la gente dice che l'allenatore l'ha scelto il presidente. Chi racconta questi film? Io e Trinchera crediamo in Gotti, abbiamo già un anno di contratto".

L'esonero di D'Aversa e il cambio modulo con Gotti.
"Ha pagato lo scotto di essere partito troppo bene, ma i punti erano adeguati per salvarsi. Ognuno vuole un modulo, ma un direttore deve tirare la linea in base a 49 anni di lavoro. Con questo modulo abbiamo fatto due salvezze in A, una promozione, con la primavera promozione e scudetto".

Gotti ha fatto passare il Lecce al 4-4-2.
"Questa domanda andrebbe fatta a Gotti: se avesse avuto a disposizione Banda e Almqvist, avrebbe giocato allo stesso modo? Io ho vinto 3 volte la Primavera con Rizzo giocando col 3-5-2. Coppitelli ha giocato con la difesa a 3. Io non impongo niente a nessuno. Chiederò a Gotti con che modulo vorrà giocare e sceglieremo i giocatori a seconda del modulo. Io non faccio sia il direttore sia l'allenatore. Sabato sono andato in panchina per prendere il terzo stipendio da team manager?".


Altre notizie