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Le pressioni alla Juve? Di Gregorio: "È la cosa bella dello sport. So dove sono arrivato"

di Lorenzo Di Benedetto

Michele Di Gregorio, neo portiere della Juventus, ha parlato anche della pressione che avrà con la maglia bianconera, durante la sua conferenza stampa di presentazione di oggi: "Quando vieni qua sai che ci saranno delle pressioni, ma è la cosa bella dello sport. E' la cosa che mi spinge tutti i giorni a migliorarmi. A cercare di essere il meglio possibile".

Buffon le ha dato qualche consiglio?
"Non ci siamo sentiti, ma ho sentito le sue parole su di me. Inevitabilmente mi fanno piacere e mi rendono orgoglioso che pensi questo di me. Lui che è stato il più grande della storia".

Sulla premiazione allo Stadium? Il suo idolo da bambino?
"Sì, giorno bellissimo. Perché sono stato premiato ed è stato il raggiungimento di un obiettivo, forse qualcosa che non mi aspettavo nemmeno. L'ovazione ha fatto piacere, ma solo dopo il campionato ho parlato con il direttore Giuntoli, poi si è chiusa l'operazione. Idolo? Non ho avuto un solo idolo. Sicuramente crescendo col Mondiale 2006, Buffon. Poi Handanovic anche per il suo stile. uno in particolare non ce l'ho in mente".

Che gruppo ha trovato? Quanto è stata importante la settimana in Germania?
"Forse ti dico, non avevo mai trovato un gruppo così dal primo giorno. Dal primo giorno mi sono sentito subito accolto, a mio agio, che lavorava tanto, forte, con una mentalità importante. La Germania? Ci è servita tanto a livello di gruppo per stare insieme e passare tempo insieme, conoscerci in campo e anche fuori. Credo sia stata una bella settimana".


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