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Le pagelle del Napoli - Attacco poco incisivo, Kvara a sprazzi. A decidere è Rrahmani

di Tommaso Maschio

Risultato finale: Napoli-Salernitana 2-1

Gollini 6 - Sul capolavoro balistico di Candreva non può nulla. Per il resto vive una giornata piuttosto tranquilla con la Salernitana che raramente inquadra la sua porta. Nella ripresa è decisivo su un cross basso di Tchaouna anticipando l’intervento di Simy.

Di Lorenzo 6,5 - Da terzini spinge con la sua solita gamba, duettando con Politano per creare superiorità sulla fascia. Con il cambio di modulo gioca più accentrato, ma non rinuncia a spingere trasformandosi anche in mezzala aggiunta. Da capitano cerca di trascinare i compagni con l’esempio.

Rrahmani 7 - Si alterna nella marcatura su Simy sfruttando il fisico per limitare il nigeriano che fa diverse sponde, ma non va praticamente mai al tiro. Prova a farsi vedere anche sui calci piazzati, ma senza incisività. Nel finale segna un gol pesantissimo che pone fine a tre gare senza successi per gli azzurri facendo esplodere il San Paolo.

Juan Jesus 6 - Come il compagno non soffre troppo nella marcatura su Simy, mentre qualche problema in più glielo crea Tchaouna che si muove su tutto il fronte, ma non commette errori importanti e dimostra un piede educato in ripartenza.

Mario Rui 6 - Prima terzino, poi esterno a tutta fascia. Duella con Sambia concedendo qualcosa, ma senza mai soffrire. Soprattutto da metà primo tempo in poi spinge con più continuità, anche se spesso non viene visto dai compagni.

Cajuste 5,5 - Provarci ci prova, si fa vedere spesso cercando l’inserimento in avanti per sorprendere la difesa granata. I risultati però non sono dei migliori con la precisione che difetta al centrocampista svedese che solo a inizio ripresa sembra poter aggiustare la mira, ma è solo un’illusione. In mezzo al campo alterna buone cose ad altre dimenticabili. Esce per un infortunio muscolare. Dal 76° Demme 6 - Esordio stagionale in Serie A per il tedesco che ci mette la testa per fornire l’assist decisivo a Rrahmani in un’azione roccambolesca.

Lobotka 6 - Il cervello della squadra sia quando si gioca a tre in mezzo sia quando si passa a due. Cerca di prendere in mano la squadra e dare ordine alla manovra, ma appare troppo lento per sorprendere una Salernitana che si chiude bene a riccio davanti alla propria porta.

Gaetano 5,5 - All’esordio da titolare ci mette tanta buona volontà e prova a inserirsi negli spazi, ma senza troppa fortuna. Alterna buoni movimenti e giocate a qualche distrazione di troppo senza riuscire a strappare la sufficienza. dal 55° Raspadori 5 - Non riesce ad alzare il livello di qualità e pericolosità del Napoli in avanti andando a sbattere contro i centrali granata senza mai rendersi pericoloso. L’intesa con Simeone è da affinare in fretta vista l’assenza di Osimhen.

Politano 6,5 - Parte come esterno offensivo e duetta bene con Di Lorenzo dimostrando un grande affiatamento. Poi si reinventa esterno a tutta fascia risultando sempre uno dei più attivi nell’attaccare la difesa. Trasforma con freddezza il rigore del pari. Unica pecca, se si può chiamare così, la mancata chiusura su Candreva in occasione dell’1-0 granata. Dal 65° Zerbin 6 - Buon impatto sulla gara in una posizione diversa da quella che predilige, si accende alla distanza duettando con Kvaratshkelia e poi conquistando la punizione da cui nasce il gol vittoria.

Simeone 6 - Lotta e sgomita con tanta grinta cercando di tenere palla e far alzare i compagni, ma fatica a trovare lo spazio per tirare vista la marcatura asfissiante dei tre centrali. Spesso impreciso in fase di costruzione con qualche palla velenosa persa di troppo. Bravo a conquistare il rigore che permette agli azzurri di pareggiare.

Kvaratskhelia 5,5 - Parte da esterno a sinistra nel tridente, sua posizione preferita, ma non riesce ad accendersi faticando a saltare Sambia sempre ben aiutato dal centrale destro. Col cambio modulo inizia a girovagare per il campo senza una posizione precisa e appare come sperduto in mezzo al campo mettendosi in mostra solo con qualche conclusione da fuori. Si ridesta nel finale, ma non è abbastanza.

Walter Mazzarri 6 - Parte con il 4-3-3, ma ben presto cambia e torna al suo amato 3-5-2 con Kvaratskhelia schierato alla Hamsik prima dietro il solo Simeone e poi alle spalle delle due punte. Un cambio modulo che porta i suoi frutti anche se ancora non è ben digerito da una squadra poco abituata a questo tipo di gioco e con diversi elementi che si adattano con volontà e dedizione a posizioni non proprio nelle loro corde. I tre punti danno respiro al tecnico e rinsaldano la sua posizione, ma c’è tanto ancora su cui lavorare.


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