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Lazio, Immobile e la gufata di Machin: compleanno senza regali

di Giacomo Iacobellis

"Immobile? Gli faremo gli auguri per il suo compleanno, sperando però che non festeggi con nessun gol contro di noi". Era il protagonista più atteso, è restato in campo a sorpresa per 90 minuti (Inzaghi aveva parlato di probabile staffetta con Correa), ma alla fine non è riuscito minimamente a incidere sul risultato. Ciro Immobile, in vita e in carriera, avrà sicuramente vissuto compleanni migliori di questo. Non certo a causa della gufata di Pablo Machin nella conferenza stampa di ieri.

Se la Lazio deve infatti salutare già stasera l'Europa League, è anche colpa della scarsa vena realizzativa dei suoi attaccanti. In primis, quella del suo capocannoniere, infortunato all'andata e incapace di abbattere la non invalicabile muraglia biancorossa nel ritorno di oggi. Più che Milinkovic-Savic e Luis Alberto, è proprio lui il calciatore che è mancato a mister Inzaghi in questo doppio confronto europeo. Con l'alibi, ovviamente, di una condizione fisica non ottimale, visto che Immobile ha ripreso a giocare solamente nell'ultimo turno di campionato contro il Genoa.

La rivincita personale di Ciro contro i nervionenses dovrà così aspettare ancora. Perché agli ottavi di finale stasera è passata senza alcun dubbio la squadra più forte, la squadra più completa e, soprattutto, la squadra più cattiva davanti al portiere. Trascinata proprio dalle reti del suo bomber insaziabile: Wissam Ben Yedder, già arrivato a quota 21 centri in stagione.

Nessuna remontada, nessun regalo da scartare, ma ancora tanto da lavorare. Per Immobile e per tutta la Lazio, in vista di un prosieguo della stagione che non si preannuncia per niente in discesa.


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