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Lazio, con Tudor sì alle due punte: Ciro e Castellanos scalpitano

di Riccardo Caponetti

L’era Sarri si era chiusa con Martusciello che escludeva la possibilità di vedere insieme Castellanos e Immobile. Che in 6 mesi hanno giocato insieme solo una decina di minuti. Per Sarri e il suo staff sono due prime punte e “si sarebbero pestati i piedi” occupando gli stessi spazi. L’era Tudor, invece, è cominciata con un’apertura alle due punte. ”Se c’è la possibilità di giocare con due attaccanti? Sì, potrebbe succedere”, ha detto il nuovo allenatore della Lazio nella conferenza stampa di presentazione. Non deve stupire, come già accaduto in alcune esercitazioni, che Taty e Ciro avessero lo stesso fratino. Capiterà, d’ora in poi.

Ciò non vuol dire che pronti via, sabato con la Juventus la Lazio giocherà con i due centravanti. No, servirà tempo, soprattutto per vederli dall’inizio insieme. Ma magari, a gara in corso, se il punteggio dovesse richiederlo, l’opzione di mandare in campo Immobile e Castellanos insieme sarà presa in considerazione. Una carta jolly, per aumentare il peso offensivo di una squadra che quest’anno è stata troppe volte sterile. Non certo per il modulo a una punta, ovviamente, ma per una lunga serie di ragioni. I numeri comunque non mentono mai: i 46 gol in 40 partite stagionali sono decisamente pochi per una squadra che vuole avere ambizioni elevate. Chissà se con Tudor, le cui squadre hanno sempre avuto un’indole offensiva, cambierà qualcosa.


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