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Lazio, Cataldi dopo l'infortunio: "Sto un po' così... E non è vero che qui c'è poca lazialità"

di Dimitri Conti

Al termine della seconda amichevole stagionale della Lazio, terminata 3-1 contro il Trapani, è intervenuto ai canali ufficiali biancocelesti il centrocampista Danilo Cataldi. Queste le sue parole: “Sto un po’ così, sono 4-5 giorni che ho problemi all’adduttore, ho cercato di non saltare allenamenti perché è importante fare tutta la preparazione. Con il passare dei minuti si è indurito un po’ troppo e ho preferito fermarmi”.

Come sta vedendo la squadra in questi giorni di ritiro?
“La squadra è vogliosa e contenta di stare insieme, si sta creando un bel gruppetto e ci stiamo divertendo. Gli allenamenti sono parecchio duri, ma stiamo lavorando bene. Queste partite lasciano il tempo che trovano, stiamo lavorando al meglio”.

Cosa sta dando mister Baroni alla squadra?
“Il mister io l’ho avuto pochi mesi a Benevento, è una grande persona, umile che si mette al servizio della squadra e che ci aiuta. Ogni tanto sa dare il suo rigore e penso sia la persona giusta per questa Lazio. Sono arrivati bravi ragazzi, li stiamo aiutando a inserirsi e ci daranno una mano importante a crescere”.

Cosa dice a questo pubblico che anche oggi vi ha seguito in gran numero?
“Il pubblico ha risposto presente ma è la normalità, volevo dire questa cosa già a inizio ritiro. In città si sentono e si dicono tante cose, i social parlano e mi dispiace se qualcuno pensasse che ci fosse poca lazialità in questa Lazio. Ho sentito poco amore verso questa squadra, la lazialità è una fede che non deve mai morire a prescindere dai risultati. Qui c’è tanta lazialità a partire dai magazzinieri fino a chi è qui da tempo e che ha fatto delle rinunce economiche. C’è gente laziale, c’è gente che dà tutto per questa maglia, l’augurio è di non abbandonare mai la Lazio in qualsiasi momento. So che tutti vogliono seguire la Lazio, sono stati mesi complicati e siamo i primi a essere dispiaciuti per questo”.

Ha vissuto tanti ritiri, cosa ha questo di diverso rispetto agli altri?
“Come ho detto poco fa veniamo da mesi troppo chiacchierati da parte di tutti. Ci sono situazioni che hanno portato tutti a parlare un po’ di tutto, di questo ne risenti specialmente a inizio ritiro. Ho percepito meno rispetto agli altri anni, poi quando i tifosi vedono una Lazio che lotta e se la gioca con tutti allora torniamo a puntare in alto. Noi dobbiamo fare questo per noi e per la gente laziale”.

Cosa potete fare voi “anziani” per i nuovi arrivati?
“Si deve far capire cosa significa indossare questa maglia, per noi ogni partita vale la vita, ogni partita vale tre punti e in questa città qualche partita vale anche di più. Dobbiamo permettergli di sbagliare e di fargli capire gli errori, questo è successo anche a noi in passato. Dobbiamo fargli capire cosa sia la Lazio, ma credo lo stiano già capendo grazie anche alla gente che è qui. Sono ragazzi umili, lo stanno già capendo, l’unica strada è il lavoro”.


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