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La gavetta e i sogni di Di Lorenzo: la C, Empoli, Napoli e l'Italia di Mancini

di Marco Conterio

26 marzo, 4 ottobre. 192 giorni dopo, Giovanni Di Lorenzo passa da un azzurro all'altro, con ancora un azzurro in mezzo. Il cielo, le stelle, il desiderio. Giocava a Empoli, retrocesse, ma intanto sgomitava e sognava l'Italia. Lo disse in questa intervista esclusiva dello scorso marzo, neanche due cento giorni fa, dove ebbe modo di confessare: "vestire la maglia dell'Italia un sogno: fino a poco fa giocavo in Lega Pro, ora sono in Serie A. Parlare di Nazionale è.... Un sogno. Lavorerò duramente, sperando che si avveri". Reggio Calabria, Cuneo, poi Matera, fino all'estate del 2017. Solo due estati fa, il terzino di Castelnuovo di Garfagnana andava a Empoli, in Serie B. La promozione, un anno importante, gli assist e pure i gol. Poi la chiamata del Napoli, poi quella di Roberto Mancini. I sogni son desideri, dopo una gavetta lunga sembrano quasi chimere. A volte. Altre il cielo resta azzurro. E diventa realtà.


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