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La A sul piede di guerra: nuove regole e ricorsi al Tar. Ma gli stop Asl non sono tutti uguali

di Ivan Cardia

Un nuovo protocollo e una sfida alle Asl. La Lega Serie A è pronta a dare battaglia per mandare avanti il campionato, che oggi ripartirà con - almeno - quattro partite in meno rispetto al programma. Ieri sera il consiglio di Lega ha varato le nuove regole, che sposano quelle della UEFA: con dodici calciatori - anche della Primavera - e un portiere si gioca, altrimenti 3-0 a tavolino. E da via Rosellini sono pronti a ricorrere al TAR contro i provvedimenti delle aziende sanitarie.

Le regole sulla quarantena. Nel mirino, finisce secondo i club la mancata osservanza della nuova circolare del 30 dicembre, che esclude la quarantena per i vaccinati con booster o seconda dose da meno di quattro mesi. In questi casi, ragionano i club del massimo campionato, le Asl non possono fermare le squadre e si deve giocare. Un aspetto che però, evidenzia la Repubblica, non riguarda tutti club nello stesso modo: l’Udinese è stata fermata nonostante i giocatori abbiano già la terza dose e in questo caso la Lega avrebbe qualche speranza. Nel caso del Bologna, viceversa, tutti i giocatori hanno passato i quattro mesi dalla seconda dose e riceveranno il booster soltanto lunedì: circolari alla mano, non sembrano esservi troppi appigli per i ricorsi.


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