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L'ombra di Massimiliano Allegri inizia ad aleggiare sulle grandi panchine d'Europa

di Simone Bernabei

Oggi sono passati 516 giorni dall'ultima volta in cui Massimiliano Allegri si è seduto su una panchina. Un lasso di tempo quasi infinito, per chi di professione fa l'allenatore ed è abituato a vincere titoli. Ma tant'è. Il tecnico livornese, dopo il quinquennio juventino, ha scelto di tirare il fiato. Di lasciare da parte lezioni tattiche e conferenze pungenti per dedicarsi alla sua vita privata. Ma oggi, con i campionati che sono appena ripartiti, il nome di Allegri sta tornando con una certa insistenza sui titoli di radiomercato. Le squadre a cui è stato accostato, a più riprese ed in momenti diversi, sono tante e di assoluto blasone. L'ultima in ordine di tempo è il PSG, con Tuchel che nonostante la finale di Champions raggiunta non è mai stato particolarmente saldo sulla panchina del Parco dei Principi. Il Manchester United è altra squadra da sempre accostata ad Allegri, anche se gli ultimi risultati sembrano aver ridato credito a Ole Gunnar Solskjaer. C'è pure il Chelsea, nel calderone. Il gioco ed i risultati di Lampard non convincono fino in fondo, soprattutto alla luce del mercato, anche se allontanare da Stamford Bridge una legend del genere non è affatto semplice. Dulcis in fundo il Real Madrid: in passato ci sono stati contatti certificati con la Casa Blanca. All'epoca lo stesso Allegri disse di no, chissà cosa succederebbe oggi in caso di chiamata di Florentino Perez...


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