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L'Inter batte altri tre colpi. Da D'Ambrosio a Lautaro, tutte le luci di La Spezia

di Alessandro Rimi

La trasferta di La Spezia è stata trionfale non solo per la vittoria e il momentaneo primato. Si è andati oltre con le notizie luminose, cavalcando l'onda dei due successi precedenti contro Juventus e Verona e, pure, degli otto risultati utili di fila in tutte le competizioni stagionali. E allora ecco un mini focus sulla totalità del viaggio in Liguria per i campioni d'Italia in carica .

La prima nota lieta è Danilo D'Ambrosio. Professionista serio, calciatore che penso sia sempre molto sottovalutato, in attacco addirittura a fare la torre e a giocare di sponda, a servire l'assist per sbloccare la partita. Con un tiro di qualità e tecnica griffato Marcelo Brozovic, lontano dal gol per quasi un anno. Mancava solo quello: è arrivato, bellissimo. Poi c'è Perisic. Stagione da urlo la sua per numeri, ma soprattutto per costanza di rendimento.

Il pacchetto offensivo risponde bene, Correa poteva essere più preciso, più veloce e letale, ma certamente è un uomo in più che fa comodissimo. Proprio come Sanchez, quasi dimenticato e invece rieccolo qui. Suo il gancio che ha steso lo Spezia che ha dovuto combattere, invano, anche con Lautaro Martinez. Il Toro, partito ancora una volta fuori, è entrato con gol e assist finale per il Nino Maravilla.

La squadra ha ruggito forte come voleva Simone Inzaghi, tornato subito secondo in serata, ma nuovamente consapevole di avere il gruppo per vincere. Martedì ha l'occasione per urlarlo al mondo intero.


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