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Kvaratskhelia è ancora distante da Salah. Ma la strada per il futuro è inseguire l'egiziano

di Marco Conterio

No, Kvicha Kvaratskhelia ancora non è Mohamed Salah e non è dato sapere se mai arriverà al livello. Però è certamente un paragone che può starci: l'egiziano è passato dal Chelsea che lo ha prematuramente bocciato, però come il georgiano è sbarcato in Italia da una lega di seconda fascia. Dal Basilea il primo, dalla Russia, e poi dalla Georgia, il secondo. Scoperti da Napoli e Fiorentina, che più di ogni altro ha creduto in loro, Salah ha trovato la consacrazione prima alla Roma e la benedizione degli alti cieli del calcio a Liverpool. La distanza, però, è ancora netta: Kvara è all'inizio di una strada, per diventare uno dei grandi. Ha tutte le potenzialità ma sono anni che Salah viaggia su queste frequenze, vincendo, convincendo, arrivando addirittura a sfiorare il Pallone d'Oro. Serviranno anni, all'ex Dinamo Batumi, ma il percorso da inseguire è quello.

Spalletti sul paragone
E del percorso che può seguire il georgiano ha parlato anche ieri Spalletti in conferenza. "Il paragone Salah-Kvaratskhelia? Sono due calciatori che in modi diversi riescono a fare queste giocate geniali, perché di questo si parla". Così il tecnico del Napoli, alla vigilia della gara di Champions contro il Liverpool, l'ultima del girone: "Gli puoi giocare qualsiasi palla semplice addosso e loro riescono a trasformarla in occasione per la squadra. Hanno questa facilità di puntare e saltare l'avversario, di accarezzare la palla mentre vanno a duemila orari e fare un ribaltamento d'azione. Tutti e due sono molto convinti delle loro potenzialità, nell'essere così semplici, così bravi ragazzi, così disponibili ad aiutare sempre tutti. Effettivamente sono due che possono metterci del loro".


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