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Kouame gode tra le scommesse Jovic e Cabral: l'ivoriano punta spiega il mercato della Fiorentina

di Dimitri Conti

Luka JovicArthur Cabral, ma Christian Kouame. La scelta fatta ieri da Vincenzo Italiano nel comporre l'undici anti-Hellas Verona racconta molto sia delle difficoltà entro cui ha dovuto operare il tecnico viola durante le ultime settimane, sia di quanto il calciomercato non gli abbia consegnato per il ruolo di numero nove le certezze di cui sperava di disporre nel corso dell'estate.

In dote ha ricevuto due scommesse contemporaneamente, fino a questo momento tutt'altro che fruttate e anzi foriere di dubbi, incertezze, continue rotazioni. Con una leggera preferenza andata al serbo ex Real Madrid, nonostante la forma-tipo appaia ancora lontana. Jovic, sceso in campo in dieci partite su undici totali, ha raccolto un magro bottino di un gol realizzato nei 558 minuti concessi lui e ieri ha espresso anche un rifiuto al momento di entrare in campo, spiegato però dal vice-allenatore Niccolini come mancato assorbimento di una botta ricevuta in Turchia. Non va troppo meglio se si estende lo sguardo al brasiliano: per Cabral i gettoni sono nove. 357 minuti e, anche nel suo caso, una sola rete all'attivo.

Non è un caso quindi che col Verona, partita all'insegna della voglia di cambiare (in prima battuta con il 4-2-3-1 in luogo del più rodato 4-3-3) la scelta sia ricaduta sul "terzo incomodo" Kouame: non sarà una prima punta di ruolo, seppure già Iachini lo utilizzasse lì (però in un reparto a due e non da solo) ma in questo periodo storico alla Fiorentina e al suo allenatore servono più determinazione, voglia di sbattersi e attacco della profondità rispetto alle incertezze lasciate in eredità fin qui dall'accoppiata di veri bomber, o almeno presunti tali, portati a Firenze dal calciomercato tra gennaio scorso e l'estate.


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