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Juve, il ribaltone non è una scelta. CR7, conti e Allegri: non c'è alternativa

di Ivan Cardia

Un 2-0 che può cambiare tutto. Se la Juventus non riuscirà a ribaltarlo nella gara di ritorno a Torino. La sconfitta di ieri contro l’Atletico a Madrid, infatti, complica tutto il futuro dei bianconeri. Uscire dalla Champions, a questo punto e in questo modo, ne azzannerebbe l’oggi e il domani. L’oggi, perché l’affare Cristiano Ronaldo è stato reso possibile dall’idea che servisse a vincere la Champions. Non che questo fosse condizione necessaria, ma un’eliminazione agli ottavi sarebbe la beffa e i danno.

E poi, Massimiliano Allegri: strapazzato da Simeone, il tecnico è stato confermato anche di recente da parte della dirigenza. Però è logico che da qui a giugno non si parlerebbe di altro che del suo futuro. E con tanti allenatori (due nomi su tutto: Zidane e Conte) liberi, sarebbe complicato non scriverlo in modo diverso da quanto si era immaginato finora. È una Juve che, dopo il 2-0 di Madrid, deve necessariamente ribaltare il risultato. Ne va del futuro.


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