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Juve, Gatti: "Non divento un campione per due gare buone... Idoli? Taarabt e Nainggolan"

di Ivan Cardia

"Due partite buone non mi trasformano in fenomeno, come due negative non fanno di me un brocco". Federico Gatti tiene i piedi per terra. Tornato protagonista con la maglia della Juventus tra Friburgo e Inter, il difensore centrale è stato intervistato oggi da La Stampa: "Se ho temuto di non essere all'altezza? Ci sono stati momenti difficili e so che ne affronterà ancora. Ho lavorato duramente e atteso una possibilità".

Quanti Gatti ci sono nelle categorie inferiori?
"La mia è una storia unica. Di calciatori forti ce ne sono tanti, ma non basta. Bisogna avere qualcosa in più dentro, oltre a tanta fortuna. Io mi sono trovato al posto giusto al momento giusto e ho incontrato persone che credevano in me".

Gli idoli da bambino erano tutti difensori?
"No, anzi. Mi piacevano Taarabt e Nainggolan, mi sono sempre piaciuti i giocatori di cattiveria e di carattere, alla Gattuso".


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