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Juve, Allegri: "I nostri 9 scudetti? Era normale vincere, eravamo i più forti. Come l'Inter ora"

di Lorenzo Di Benedetto

Il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, ha parlato a DAZN dopo la sconfitta contro l'Udinese, che ha lasciato i suoi a -7 dall'Inter con una partita in più: "Il momento è un po' particolare, abbiamo fatto un punto in tre partite e siamo dispiaciuti. Dobbiamo rimanere sereni perché l'obiettivo è quello di andare in Champions. Dobbiamo tornare a vincere, nonostante 15 giorni non bellissimi, con il pareggio con l'Empoli un po' balordo e oggi l'Udinese che non ha mai tirato in porta. In questi momenti si cresce, ti fortifichi.- Dobbiamo continuare a lavorare".

Cosa non ha funzionato?
"Potevamo fare meglio. Nel primo tempo abbiamo fatto una buona partita tecnicamente, quando hai l'occasione però devi fare gol. Poi abbiamo preso l'1-0 su palla inattiva con diversi errori e non siamo riusciti a creare tante altre occazioni".

Stasera la Juve ha dato l'impressione di essere stanca.
"Ci sono stati pochi inserimenti, abbiamo crossato tanto dalla trequarti. Nel primo tempo avevamo più pazienza ma se non la sblocchi e prendi gol si complica tutto. L'Udinese fuori casa aveva perso solo quattro volte, peccato aver perso l'imbattibilità in all'Allianz. L'ambizione di stare dietro all'Inter era importante, ma i nerazzurri sono stati costruiti per fare la splendida stagione che stanno facendo. La Juventus da due anni ha iniziato un percorso diverso e l'obiettivo primario è quello di tornare in Champions".

Quanti meriti ha Simone Inzaghi all'Inter?
"Sta facendo un grandissimo lavoro, ma ci sono dei valori nel calcio, ci sono giocatori che hanno valore. Quando abbiamo vinto 9 scudetti eravamo la squadra più forte, era normale vincere. Per l'Inter è lo stesso, anche se fare 60 punti con una partita in meno è straordinario. Noi facciamo un percorso diverso, l'ho sempre detto. Poi i media è normale che vogliano tenere vivo il discorso, ma noi dobbiamo lavorare e restare sereni. 53 punti sono tanti, sono contento".

Per fare il gradino in più manca più un qualcosa a livello di rosa o la mentalità vincente e la maturità?
"I giovani devono crescere, è normale. Ci sono momenti in cui sembrano straordinari, altri in cui non li riconosci. Devono fare questo percorso, a Milano siamo rimasti in partita fino all'ultimo. Oggi è un incidente di percorso e con l'Empoli siamo rimasti in dieci. L'obiettivo Champions non è ancora centrato e tutto può diventare pericoloso".

Inter all'altezza dell big d'Europa?
"L'anno scorso ha giocato la finale di Champions, è cresciuta in autostima e a livello generale. Dobbiamo fare loro i complimenti, ma faccio i complimenti anche ai miei".

Alcaraz poteva entrare?
"Nelle ultime tre settimane quelli che non hanno giocato sono quelli che dovevo far entrare. Ho preferito altro stasera. Se siamo a 7 punti con una partita in più ci meritiamo questa classifica. Stiamo facendo di più di quello che ci aspettavamo, dobbiamo essere realisti nella vita. alla lunga i valore escono fuori".


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