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#iorestoacasa - TMW consiglia: “Victory - Fuga per la vittoria” di John Huston

di Tommaso Maschio

Una delle partite più celebri della cinematografia mondiale è all'interno di un film bellico. A firma di uno dei maestri del cinema hollywoodiano e mondiale come John Huston. Liberamente ispirato alla cosiddetta “partita della morte” tenutasi nell'agosto del '42 a Kiev, il cineasta statunitense mantiene l'anno, ma trasporta la storia nell'Europa occidentale con il gran finale nella Parigi occupata dai nazisti. A sfidarsi una squadra formata dai soldati tedeschi e una selezione di prigionieri dove spiccano, oltre a un Sylvester Stallone appena lanciato da Rocky e in procinto di vestire i panni di Rambo – i due personaggi più iconici interpretati dall'attore italo-americano – una serie di veri campioni del calcio del passato: da Pelè ad Ardiles - celeberrime la rovesciata del primo e la bicicletta del secondo – passando per Moore, Van Himst, Deyna, Prins e Thoresen. A questi si affiancano due attori di altissimo livello come Max von Sydow, recentemente scomparso, e Michale Caine.

La partita è pura epica: la superiorità tedesca, con arbitraggio palesemente di parte, che sembra certificare quella nazista sugli alleati nel primo tempo, il motto d'orgoglio dei giocatori nell'intervallo – quando rifiutano di scappare come concordato coi partigiani francesi – fino alla rimonta nella ripresa. Il finale è una sfida, quasi da film western, fra Hatch (Stallone) portiere degli alleati e il capitano tedesco Baumann (l'ex calciatore Werner Roth) dagli undici metri con “La Marsigliese” cantata da tutto lo stadio per il disappunto dei gerarchi nazisti. Il finale lo conoscono praticamente tutti, ma se così non fosse questa è l'occasione giusta per riviverlo.


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