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Inter, Marotta e il mercato arabo: "Bisogna contrastarlo con dei limiti ai trasferimenti"

di Lorenzo Di Benedetto

Nella sua intervista a Rai Radio 1, l'amministratore delegato dell'Inter, Giuseppe Marotta, ha parlato anche del mercato drogato dall'Arabia Saudita e delle contromisure da adottare per provare a contrastare tutte le problematiche che l'avvento dei petroldollari potrebbero portare al calcio italiano, ma anche a quello europeo: "L'effetto di questo nuovo scenario dobbiamo valutarlo bene. Per ora abbiamo perso in competitività e qualità del nostro prodotto: gli arabi hanno preso giocatori importanti, non in prepensionamento. Il rischio grosso è che il nostro calcio si possa impoverire, e di conseguenza anche il potere economico per quanto riguarda la sostenibilità e la vendita dei diritti televisivi. Abbiamo avuto apparentemente un beneficio finanziario, perché vendendo abbiamo preso soldi che poi abbiamo reinvestito, ma bisogna contrastare il mercato arabo con dei limiti ai trasferimenti e con forme che possano tutelare il nostro patrimonio tecnico".

"Il calcio arabo rappresenta un calcio di grande ricchezza, che porta investimenti nelle strutture, nei diritti sportivi, nei manager, porta una mentalità vincente. La competitività non ci deve far paura, ma è chiaro che sia un grande divario nel potere di spesa. Dobbiamo trovare rimedi, crescendo nelle competenze dal punto di vista dirigenziale e imprenditoriale: se loro mettono i soldi noi dobbiamo mettere le competenze".

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