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Inter, gli albi stanno a zero. I rimpianti invece no

di Gianluigi Longari

Tempo di rimpianti e di recriminazioni, per ciò che sarebbe potuto essere e decisamente non è stato, nella Champions League dell’Inter. Gli applausi raccolti dopo il primo tempo del Camp Nou e del Signal Iduna si sono tramutati nella cocente delusione della notte di ieri, con l’eliminazione patita dalle riserve del Barcellona a testimonianza di una strada da percorrere ancora maledettamente lunga ed irta di difficoltà se l’obiettivo é quello di competere tra le prime d’Europa. Gli alibi non mancano, ma non vanno presi in considerazione, perché al netto delle tante assenze l’Inter le opportunità per vincere la partita le ha avute eccome, e non sapere sfruttare le occasioni che si creano è una nota di demerito più che un appiglio per giustificare ciò che non è accaduto. Guardando l’aspetto positivo, a patto che almeno uno ce ne sia, si osserva la classifica in campionato e si valuta come le energie potranno essere convogliate sull’obiettivo che sembra maggiormente alla portata rispetto ad una campagna europea per la quale i nerazzurri non sono oggettivamente ancora attrezzati. Senza alibi ma con una valigia di rimpianti piena fino all’orlo.


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