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Inter, Conte ha in testa il secondo posto. Due motivi per battere l'Atalanta

di Alessandro Rimi

"Noi siamo la miglior difesa e il secondo miglior attacco. Sarà una sfida nella sfida, dove speriamo di prevalere". L'orgoglioso Antonio Conte mette i puntini sulle i. Altro che rinunciatario e fin troppo flemmatico. Se le parole e i tratti comportamentali dicono una cosa, la testa e il cuore ne pensano altre. Tra queste ci sono sicuramente quelle che riguardano una certa voglia di chiudere alle spalle della Juventus e, ancor più importante, vincere in casa di un'Atalanta giustamente definita straordinaria e pure, da molti, la vera anti-Juve del futuro. Una sfida nella sfida, appunto. Il Getafe può attendere. Antonio non intende fallire l'obiettivo stagionale che è quello di lanciare un segnale forte ai dominatori d'Italia. Come a dire: quest'anno è andata così, prossimo anno faremo l'impossibile per spodestare i bianconeri dal trono. Non così semplice e scontato, ma tagliare il traguardo dopo l'armata di Maurizio Sarri non deve essere soltanto un dettaglio. Stasera, per il derby nerazzurro, il match vedrà le armi da fuoco più potenti contrapposte al muro più alto e granitico del campionato che, di solito, garantisce il titolo. Non è andata in questo modo, ma Handanovic e compagni hanno il compito di trasferire un messaggio chiaro. Per tutti. La contingenza non può verificarsi due volte.


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