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Indice di liquidità, ieri nuovo incontro Serie A-FIGC: 0,5 il valore minimo, ma non c'è accordo

di Simone Lorini

Si è tenuto ieri in Federcalcio un incontro di carattere tecnico con oggetto ancora una volta l’indice di liquidità. Sei rappresentanti dei club di Serie A, i consiglieri federali Marotta e Lotito più Chiavelli (Napoli), Marino (Atalanta), Romei (Samp) e Peri (Spezia) hanno ascoltato dal segretario generale della FIGC Marco Brunelli la spiegazione tecnica della bozza della nuova norma che verrà presentata nel Consiglio federale di martedì 26. La Gazzetta dello Sport spiega così le idee di Gravina circa l’indice di liquidità necessario per potersi iscrivere al campionato: dovrà essere dello 0,5, con due correttivi minimi. Un valore con cui la Federazione è voluta andare incontro alle esigenze delle società, visto che si partiva dallo 0,6, ma su cui c’è ancora una solida opposizione. La controproposta dei club è infatti quella di accettare lo 0,5 ma considerando anche il 25% del valore del parco giocatori. Qualcuno ha anche chiesto di scendere allo 0,4, ma non sembrano esserci margini di trattativa.


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