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In una settimana è cambiato il mondo, ma Fonseca resta del suo avviso: equilibrio

di Antonello Gioia

Serviva una conferma e una conferma è arrivata. D'altronde, Paulo Fonseca era stato molto chiaro in conferenza stampa: non serve a niente vincere il derby se poi non si batte il Lecce. Detto, fatto. Il Milan conclude la settimana che poteva essere caratterizzata dall'esonero del tecnico portoghese con due vittorie brillanti: quella nel derby in casa dell'Inter per 1-2 e quella contro il Lecce a San Siro per 3-0. Ah, e il primo posto momentaneo in classifica, tanto per gradire.

Crescita
Dalla sosta in poi, la squadra rossonera ha decisamente cambiato marcia. Nelle prime tre giornate di campionato erano arrivati solo due punti, frutto dei pareggi rocamboleschi contro Torino e Lazio, mentre nelle successive tre partite i punti sono addirittura 9 per un bottino pieno che fa venire l'acquolina in bocca: 4-0 al Venezia, poi i successi già citati contro Inter e Lecce. È chiaro, non si è fatto nulla ed è ancora prestissimo, ma i segnali incoraggianti dal Milan di Fonseca stanno arrivando, accompagnati anche dai risultati.

Cambiamenti
In una settimana, quindi, sono cambiate tantissime cose. Fonseca era ad un passo dall'esonero e ora è - momentaneamente - in testa alla classifica. Lo stesso tecnico, però, non se ne stupisce: "È il bello del calcio. Noi dobbiamo sempre essere equilibrati perché le cose possono cambiare. È stato importante vincere il derby, ma per me era importantissimo vincere anche oggi. Non è una critica, ma questa squadra negli ultimi anni non faceva calcio posizionale, ma spesso contropiede. Noi ora dobbiamo creare gli spazi con un posizionamento rigoroso facendo le cose nel momento giusto. La squadra oggi ha fatto bene, ma io voglio di più". A cominciare dal Leverkusen, che è più del Lecce.


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