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Il primo presidente di Traorè: "Si trova bene a Sassuolo, anche se De Zerbi lo voleva con sè"

di Simone Lorini

SassuoloNews.net ha intervistato oggi Enzo Guerri, presidente del Boca Barco, società dilettantistica che ha cresciuto il talento neroverde Hamed Junior Traore come un figlio: "È una storia parecchio a lieto fine, soprattutto per lui. Lui e Amad Diallo sono arrivati in Italia credo per giocare a pallone, erano dei predestinati. Arrivarono insieme. Junior 2000 e Amad Diallo 2002. La percezione che fossero forti c'è stata sin da subito ma il crack per tutti era Diallo. Junior era molto forte, ora sicuramente è diventato più forte dell'altro, sta facendo cose straordinarie secondo me, ma tutti venivano a vedere l'altro. Lì è stato bravo l'Empoli a inserirsi. I due ragazzi sono andati a fare un provino e l'Empoli ha preso Junior che poi ha avuto un'escalation veramente notevole. Giocava con i nostri '98 e '99, non era un grosso problema, era talmente più forte dei nostri...Io racconto sempre questo aneddoto che racconta il suo primo allenatore: lui aveva solo le scarpe con i 13 tacchetti e il mister gli diede le sue, giocò con le scarpe del mister, e fece 3 gol risolvendo la pratica".

Il futuro:
"Lui si trova bene a Sassuolo. È venuto prima di Natale e mi ha detto che De Zerbi lo ha cercato e voleva portarlo in Ucraina allo Shakhtar. De Zerbi, mi ha detto, è un vero e proprio martello: finché le cose non vengono come vuole lui tu stai sul campo a lavorare". Dionisi invece è diverso, è più 'morbido' rispetto al suo predecessore. De Zerbi è un martello, vive di calcio 24 ore al giorno, Dionisi diciamo, è più rilassato. Le aspettative che aveva all'inizio - come ha detto il suo allenatore - erano dovute al fatto che lui ha rinunciato alle Olimpiadi, questo è quello che ho percepito".


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