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Il più grande ungherese dell'era moderna. Il Milan sfida Szoboszlai, ennesima scoperta Red Bull

di Marco Conterio

Il più grande giocatore ungherese dell'era moderna e uno dei migliori di sempre del calcio magiaro. Senza scomodare i grandissimi ed eterni Ferenc Puskas, Jozsef Bozsik, Laszlo Kubala o Nandor Hidegkuti, Dominik Szoboszlai resta comunque un talento straordinario. E in una stagione soltanto al Liverpool ha già confermato tutte le sue immense qualità che lo hanno portato a diventare già un idolo e un beniamino del pubblico di Anfield.

Il pericolo numero uno. Dopo Salah
L'ultima contro il Nottingham Forest non racconta chiaramente tutto quel che di buono la Slot Machine, la formazione Reds di Arne Slot, ha già costruito e creato in queste poche settimane. Perché hanno steccato tutti davanti ma le frecce che oggi dovrà schivare il Milan sono tantissime. Su tutte chiaramente Mohamed Salah, ma pure Cody Gakpo, Diogo Jota, Darwin Nunez, Luis Diaz. Insomma, una batteria di avanti pazzesca, ma dopo l'egiziano, e insieme a questo attacco da sogno, c'è proprio Szobo.

Scuola Red Bull
Centrocampista che nelle mattonelle tattiche, e pure tecniche, del Liverpool, può prendere l'eredità di un certo Steven Gerrard, è una delle prime grandi scoperte della Red Bull. Lo pesca in Ungheria dove cresce con l'MTK Budapest prima e con il Fonix Gold poi. Lo fa crescere al Liefering, la seconda squadra dei 'bibitari' austriaci, poi a Salisburgo per tre anni, poi a Lipsia per due e dalla scorsa stagione Liverpool. Leader della nazionale ungherese, sin da giovanissimo, sul campo ha quasi solo pregi e pochissimi difetti. Grande fisico, abilità tecniche, palla al piede, senso tattico, bravo in entrambe le fasi, tiro da fuori, capacità di cambiare il gioco, di interdire, di servire assist, è mezzala, trequartista, giocatore totale e fortuna della Slot Machine del Liverpool.


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