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Il nuovo Guardiola sta nascendo al Girona? Chi è Michel e come gioca la capolista in Liga

di Marco Conterio

Michel, al secolo Miguel Ángel Sánchez Muñoz, è l'allenatore del momento. Uno dei tecnici sicuramente più in vista, quanto meno, in questa stagione, insieme a Thiago Motta del Bologna, Xabi Alonso del Bayer Leverkusen, Francesco Farioli del Nizza, Roberto De Zerbi del Brighton. Tra le grandi novità del calcio internazionale c'è anche il tecnico del Girona, clamorosamente in testa alla Liga spagnola, piccolissima realtà diventata però ben più celebre dell'essere 'semplicemente' lo scalo delle low cost per Barcellona per le gesta in campionato. Chiaro. Non solo virtù, dietro c'è la forza economica del colosso City Football Group, ma non si spiega tutto soltanto coi soldi arabi. C'è anche una grande mano tattica, quella di un tecnico che Txiki Begiristain e tutto il City stanno osservando con profonda attenzione.

Chi è Michel
La carriera da calciatore è buona, da bandiera di provincia, ovvero da leader e capitano del Rayo Vallecano che è uno dei club più identitari e unici del panorama iberico e non solo. 186 presenze dopo l'esordio, 177 ulteriori prima di appendere le scarpette al chiodo, una carriera da calciatore di oltre vent'anni per poi iniziare a guidare prima le giovanili del Rayo e poi la prima squadra. Viene esonerato, poi va all'Huesca e vince la Segunda Division. Anche qui, storia poi esonero, col club ultimo nella Liga. Ci crede il Girona, arriva sesto, va ai play-off ma conquista la Liga battendo Eibar e Tenerife. Salva la squadra portandola fino a uno storico decimo posto che è solo l'inizio di un racconto straordinario del quale sta scrivendo capitoli meravigliosi ed epici in queste settimane.

Come gioca il Girona
Disegnato su un quotidiano, è un 4-3-3 anche se in fase d'impostazione un terzino s'allarga e l'altro si stringe, grazie anche alla grande duttilità e capacità palla al piede dei centrali. Uno resta al centro, uno va a fare il braccetto, il terzino sinistro solitamente va a fare l'esterno fludificante. Tutto ruota intorno al play, Aleix Garcia, che s'abbassa anche tra i due centrali ma tendenzialmente rimane l'uomo solo a cucire lo spazio e la luce tra i reparti. Così Yangel Herrera e Martin, le due mezzali, hanno la possibilità di spingere avanti mentre gli esterni d'attacco puntano tanto sulle giocate singoli e sugli scambi sullo stretto. Entrambi mancini, Tsygankov e Savinho, sono giocatori rapidi e imprevedibili, che sfruttano gli spazi creati dalle sponde della punta Dovbyk, un altro di piede sinistro forte fisicamente e che in area sa vincere tanti duelli. In fase difensiva, Michel torna invece a far disporre i suoi con il 4-3-3 o con il 4-4-2.


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