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Il Cagliari si fa gol da solo e non ha alternative: così i sardi rischiano

di Ivan Cardia

La corsa per salvarsi è una corsa all'indietro: la proiezione attuale prevede 30 punti come quota fatidica. E perdere a San Siro, contro questo Milan, in ultima analisi non è un grosso problema. Sul futuro del Cagliari non pesa il 3-0 patito stasera, ma il modo in cui questo risultato è arrivato. Perché i rossoblù, al netto della sfortuna, si sono fatti male da soli: ufficialmente, soltanto il primo gol. Di fatto, anche il secondo e il terzo arrivano da errori individuali e letture approssimative. Il quarto gol, infine, è stato evitato soltanto grazie a un venticello milanese. Gli episodi pesano, ma vanno anche aiutati, o combattuti se questo è il caso. Ribaltati, se serve: peccato che Maran non abbia più neanche tante frecce in faretra. L'infortunio di Birsa è ancora sfortuna, le cessioni di Farias e Sau tolgono alternative a una squadra che fino a poco tempo fa era lontana dalla zona calda e ora invece barcolla su un ciglio pericoloso. La spirale verso il basso, più dei valori tecnici, fa spesso la differenza nella corsa per rimanere in Serie A. Il Cagliari oggi poteva perdere a San Siro contro il Milan, non era questa la gara da vincere. Ha perso, però, facendosi male da solo e senza alternative per rialzarsi: questo è quello che si può chiamare problema.


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