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Wind of change. Inzaghi e un Benevento diverso da quello dei disastri da record

di Marco Conterio

Il Benevento, nella stagione 2017/2018, perse tutte le prime 14 gare di campionato. Anche un 6-0 dal Napoli, un 5-1 in casa contro la Lazio. Il primo punto contro il Milan ma diciassette sconfitte nelle prime diciotto partite in quella Serie A e la vittoria solo il 30 dicembre contro il Chievo Verona. Prima ancora, un tonfo in Coppa Italia, 4-0, contro il Perugia. "I nostri avversari devono capire che il vento è cambiato. Servirà impegno e concentrazione, per ogni singola partita. I nostri avversari dovranno capire che il Benevento visto in A tre anni fa, non esiste più". A dirlo, oggi, è Filippo Inzaghi, tecnico delle Streghe.

Wind of change Il Benevento promette di essere così la scia e il prosieguo della squadra vista lo scorso anno in Serie B. Che ha distrutto la cadetteria, schiacciasassi che ha ricordato le grandissime squadre che in B parevano solo di passaggio. E per la Serie A ha scelto una strada diversa, rispetto al passato, e pure rispetto alle altre neo promosse. Ha tenuto l'ossatura, preso giocatori di grande esperienza per consolidare la squadra. Glik in difesa, Lapadula davanti, Caprari sulla trequarti, Dabo in mezzo. Poi una scommessa come Foulon, "già un titolare", dice Inzaghi. Per dimostrare che il vento è cambiato. E che quegli incubi sono solo lontani ricordi.


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