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Rush finale - Risoluzione in Cina o a scatola chiusa? El Shaarawy-Roma, questione di visite

di Marco Conterio

A volte ritornano. E lo fanno in un momento delicato a livello d'animi e morale. Perché i risultati danno ragione a Paulo Fonseca. Però il clima in casa Roma è sempre di piena fibrillazione, sebbene la classifica sorrida ai giallorossi. Però in certe piazze calde e sanguigne, di costante attesa e speranza, è così, prendere o lasciare. O ritornare. Come Stephan El Shaarawy, che ha detto addio alla Cina e ha deciso di sposare nuovamente il progetto giallorosso. Stavolta con Friedkin al timone, ma con la sua cresta pronta a sventolare di nuovo all'Olimpico.

Visite rimandate L'attaccante classe '92 è risultato positivo al Covid-19 anche all'ultimo test effettuato e quindi non può svolgere i test fisici. Il giocatore ha già un accordo totale con la Roma, che però vorrebbe tesserarlo solo dopo le visite mediche. Qualora dovesse ufficializzare la propria risoluzione dallo Shanghai prima del 1 febbraio, ecco che potrebbe essere tesserato anche nei giorni successivi. Sulla volontà delle parti non c'è dubbio, resta solo da capire se la tecnicalità consentirà di tesserarlo senza fretta alla Roma o di esser costretta a prenderlo quasi a scatola chiusa, senza revisioni mediche da parte dello staff.


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