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Quasi amici. Fiorentina-Inter e le storie tese, dalle liti alle risse sfiorate

di Ivan Cardia

Non è un caso se l'ultimo affare sull'asse che collega Inter e Fiorentina sia datato 2019. Peraltro neanche troppo soddisfacente: Dalbert va in prestito da una parte, Biraghi dall'altra. A fine stagione, entrambi vengono infiocchettati e rispediti al mittente. Almeno formalmente, ci sono entrambi: l'italiano da capitano dei viola, il brasiliano da corpo estraneo alla squadra. Da lì in poi, non certo per colpa di Biraghi o Dalbert, la temperatura dei rapporti fra i due club è variata dal freddissimo al gelido.

Le accuse di Commisso. Per dirne una, se qualcuno s'azzardasse a chiedere all'ad nerazzurro Marotta cosa ne pensi del dg viola Barone, o viceversa, non riceverebbe in risposta un'agiografia della controparte. Storia di incomprensioni di fondo, e pure di litigi espliciti. Nel complesso, bisogna tornare a metà settembre 2021 per capire la storia di un rapporto che definire fragile è fargli un complimento: Commisso attacca mezza Serie A, dice che la Fiorentina è in regola, Juventus e Inter no. È soltanto il primo capitolo di un libercolo scritto dal patron viola, che nel corso dei mesi successivi citerà l'Inter in più occasioni come società poco ligia al rispetto delle regole. Accuse rimandate al mittente con sostanziali "no comment" da parte dei vertici nerazzurri, che si sono sempre richiamati a trasparenza e rispetto delle istituzioni.

Litigi in lega… A metà dicembre 2021, ecco che volano fogli di bilanci e parole grosse in lega. Barone fa un generico, ma nemmeno tanto, riferimento ad "alcuni club che non versano il dovuto". Marotta mangia la foglia e gli fa notare che tanto vale parlare direttamente: da lì al chi sono io e chi sei tu, con qualche "vaffa" a segnalare la punteggiatura, il passo è breve. Quando la Fiorentina pubblica i propri conti, torna protagonista Commisso che sottolinea: "E gli altri sono in regola?". In viale della Liberazione, in un momento molto delicato per la storia recente dell'Inter, l'uscita pubblica del tycoon italo-americano trova grandissimi apprezzamenti, anche se pubblicamente non ci si sbottona mai.

…alle risse allo stadio. L'ultimo episodio della serie è andato in scena durante il girone d'andata. Fiorentina-Inter termina 3-4 dopo una gara accensa e un arbitraggio discutibile: il gol di Mkhitaryan porta a un finale concitato, il triplice è una rissa sfiorata e volti scuri da parte dei padroni di casa. In tribuna non va meglio: durante la partita, volano insulti in tribuna tra i soliti Barone e Marotta. Non finisce qui, c'è la guerra delle versioni: per l'Inter, Commisso ha provato a sfondare la porta che separa la tribuna dagli spogliatoi, tanto che sarebbe arrivata addirittura la Digos. Per la Fiorentina, non sarebbe stato il presidente ma un altro dirigente non meglio specificato, e comunque non si sarebbe trattato di un gesto di rabbia, ma semplicemente della "urgenza" di aprire una porta di passaggio comune. Piovono comunicati di smentita, da una parte e dall'altra, mentre emergono anche notizie di altre risse, meno sfiorate, sugli spalti del Franchi. Al ritorno, al Meazza, fila tutto più tranquillo. Stasera, in palio c'è un trofeo: prepararsi per i fuochi d'artificio.


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