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La Serie A e la ripresa: Torino, tutti i granata sono in città. Ma Cairo non vuole giocare

di Simone Lorini
Fonte: ha collaborato Emanuele Pastorella

La Serie A prova a pensare ad un futuro senza Coronavirus, in cui riprendere il campionato 2019-20 da dove si è fermato e tentare di programmare una normalità che possa dare un avvenire allo sport nazionale. In attesa di capire le mosse del Governo circa la possibile ripresa degli allenamenti, i venti club di massima serie si stanno muovendo in tre direzioni: quella di una ipotetica ripresa del campionato, tra favorevoli e contrari, quella di un necessario taglio degli ingaggi per la salvaguardia dei conti e infine quella di un rientro programmato degli stranieri che in alcuni casi hanno scelto di rientrare in patria durante questo difficile momento.

TORINO
Ripresa del campionato - Cairo è stato il più chiaro possibile nelle recenti dichiarazioni: la stagione 2019-20, se spostata in estate, rischia di rovinare anche quella seguente. Toro totalmente pro chiusura anticipata quindi: "Giocare a luglio sarebbe accanimento, rischiamo di compromettere non una ma due stagioni".
Taglio ingaggi - La trattativa tra Cairo e la squadra è iniziata già da dieci giorni, ma ufficialmente non si è ancora arrivati ad un accordo.
Giocatori all'estero - Tutti i giocatori del Toro sono in Italia, non ci sarà bisogno di attendere il rientro per cominciare gli allenamenti, se mai riprenderanno in questa stagione.


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