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Hellas Verona, Lazovic: "Era già un onore, con la fascia poi... Baroni grande gestore"

di Dimitri Conti

Darko Lazovic, esterno dell'Hellas Verona, ha rilasciato qualche dichiarazione ai taccuini de L'Arena distribuita stamattina nelle edicole. A Marassi ha sfiorato il gol dell'ex: "Non sapevo se andarci di testa o di piede... Purtroppo non sono un grande colpitore, ma l'importante è che la squadra sia partita bene".

Inevitabile toccare l'argomento fascia al braccio, ora che per lui è stato pensato il ruolo di capitano: "Già era un onore indossare la maglia del Verona per me, figurarsi ora che ho pure la fascia. Spero di non deludere i veronesi, per quello mi impegno sempre e avrei un desiderio: chiudere la carriera in gialloblù". E ancora: "Sono partito dalla mia squadra di quartiere, poi la Stella Rossa, il Genoa e l’Hellas. Se mi trovo bene in un posto ci resto". Il serbo torna con la mente anche ai primi passi mossi in quel di Verona: "I primi tempi con Ivan (Juric ndr) non sono stati facili, poi fortunatamente tutto è andato per il verso giusto".

La sfida alla Lazio sarà un appuntamento contro tanti volti noti, mister Baroni per primo: "È stato bravissimo in un momento molto delicato come lo scorso gennaio. Ha gettato nella mischia ragazzo come Noslin che non era prontissimo ma aveva i numeri. Baroni è stato un grande gestore, si dice così vero?".


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