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Gravina sul caso ultras: "Ci sarà una svolta nel rapporto fra alcune tifoserie ed i club"

di Simone Bernabei
Fonte: da Roma, Lorenzo Beccarisi

Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha parlato al termine del Consiglio Federale odierno in cui è stato approvato il regolamento dell'Assemblea Straordinaria per la modifica dello statuto. Queste le parole del numero uno federale:

"Il Consiglio Federale era incentrato sull’approvazione del regolamento elettorale, abbiamo iniziato il percorso d’avvicinamento al 4 novembre e la modifica dello statuto federale. Era propedeutico approvare il regolamento per quell’assemblea, è stato approvato e ho colto l’occasione per approvare anche il regolamento degli agenti, rinviato diverse volte e approvato oggi. Questo sarà un altro elemento importante come riferimento per dare certezze e stabilità a una delle categorie più importanti del calcio italiano. Ho annunciato anche se sottovoce la possibilità per l’Italia di organizzare l’Europeo femminile del 2029, al momento è solo un manifesto d’interesse, ma è un atto strategico al fine di testare le nostre strutture in vista del 2032 ed è un atto di rispetto per quelle strutture che per dimensioni o qualità non potranno partecipare all’Europeo del 2032. È un evento altrettanto importante, organizzare l’Europeo del 2029 e del 2032 è motivo di grande soddisfazione, sappiamo che la strada è lunga e che ci sono concorrenti perché ci sono federazioni altrettanto importanti che hanno dimostrato questa manifestazione di interesse. Abbiamo fissato un calendario dove ci sarà la proposta Federale per quello che sarà il prossimo elemento. Il Consiglio Federale sarà il 28 ottobre, la prima riunione operativa sarà invece l’11 ottobre subito dopo la partita Italia-Belgio”.

Un suo commento su quanto sta succedendo a Milano con gli ultras?
“Parliamo della situazione generale, siamo alle prime battute perché non abbiamo elementi concreti. Pare uno spaccato sicuramente censurabile, sicuramente è una situazione che dà una grande svolta al rapporto tra alcune tifoserie e alcuni club, senza entrare nel merito o nello specifico perché non abbiamo gli elementi. Certo credo che la legge dello stato italiano e gli organi di polizia stiano svolgendo una grande opera di supporto al mondo del calcio italiano che ne esce ancora una volta ferito, in un momento in cui stiamo cercando di compattare nel miglior modo possibile tutte le qualità del nostro calcio. Questo però dà grande supporto alla necessità del calcio di vedere espulsi ed estraniati dei soggetti che non possono assolutamente entrare nel nostro mondo e in uno spettacolo dedicato soprattutto alle famiglie. Non so cosa rischieranno le società, la Procura Federale ha chiesto gli atti e farà i suoi approfondimenti quando riceverà gli atti. Ci andrei molto cauto però, ho già sentito opinionisti che hanno espresso delle idee che sono fuori dalle nostre regole”.

Cosa si può fare in collaborazione con il governo per estirpare questa piaga?
“Le forze devono sicuramente unirsi e mirare tutte nella stessa direzione. È evidente che il mondo del calcio non ha a disposizione gli strumenti che ha la polizia, noi dobbiamo essere grati a chi sta mettendo a disposizione tutte le tecnologie e gli strumenti che servono per rendere più fruibile il nostro evento. Noi siamo a disposizione, tutto quello che si può fare deve essere fatto. L’uso della tecnologia per identificare tutti i soggetti che entrano all’interno dello stadio non è più procrastinabile”.


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