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Garlando: "Italia trasfigurata da infortuni ed epurazioni rieducative. Ma ha il cuore grande"

di Ivan Cardia

"Questo voleva vedere Roberto Mancini, questo volevamo vedere tutti: un’Italia dal cuore più grande dell’emergenza". Sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, Luigi Garlando commenta così il successo degli azzurri sull'Inghilterra: "Trasfigurata da un’epidemia biblica di infortuni e dalle epurazioni rieducative del c.t., la Nazionale ha perso pure il centravanti titolare, Immobile, all’ultimo momento. Non importa. Ci ha messo anima, sacrificio, organizzazione tattica e, 439 giorni dopo la finale di Wembley, ha battuto di nuovo un’Inghilterra timida e deludente. […] L’Italia che ci aspettiamo nascerà da questa sintesi: giovani dal cuore di Dimarco, senatori trascinanti alla Bonucci, talenti puri in fioritura come Raspadori. Rivediamo tutto".


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