.

Folorunsho è l'arma in più del Verona per la corsa salvezza. E quanto piace a Spalletti

di Tommaso Bonan

"Folorunsho è una belva". Parola del c.t. Luciano Spalletti, che in una recente intervista a La Gazzetta dello Sport ha fatto il punto sugli azzurrabili. La duttilità del centrocampista del Verona - si legge - è piuttosto evidente spulciando il suo score in campionato: 4,84 palle recuperate a partita (media ruolo 3,61), 0,96 contrasti vinti (0,71) e 0,68 palloni intercettati (0,52). Anche nella distribuzione del gioco Folorunsho ha numeri di tutto rispetto come i cross a partita (1,80, media ruolo 0,79), i dribbling riusciti (0,76/0,54), le sponde (0,68/0,46) e soprattutto le spizzate (1,40/0,4): quasi quattro volte di più rispetto alla media del suo ruolo. In fase offensiva poi, a parte le tre reti segnate, di cui quella stupenda alla Juve che sicuramente sarà in lizza per il top gol della stagione, Folorunsho ha tirato 10 volte nello specchio (0,40 a partita, media ruolo 0,27) e 19 volte fuori (0,76/0,36).

Per Baroni il classe 1998 nato a Roma (cresciuto nella Lazio, nella cui Primavera era allenato da Simone Inzaghi) è il centro di gravità dell’Hellas: 25 partite su 26 da titolare, (l’unica saltata in casa contro il Cagliari per influenza) 2.118 minuti nelle gambe. Contro il Sassuolo domenica il Verona si aggrapperà alla sua forza esplosiva.


Altre notizie