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Fiorentina, Vlahovic recupera la panchina di Montella. Ora c'è la Roma

di Dimitri Conti

Se quella contro l'Inter doveva essere la prima parte del tentativo di salvataggio della propria panchina da parte di Vincenzo Montella, si può dire che l'esame possa essere considerato in parte superato. Non del tutto, perché senza l'invenzione geniale di un giovanissimo attaccante classe 2000 in teoria terza scelta per il ruolo di centravanti e invece variabile indefinita di un assetto a due punte sempre diverse, probabilmente oggi le acque sarebbero mosse allo stesso modo di prima. Ma l'1-1 ottenuto in extremis con la prodezza di Dusan Vlahovic regala senz'altro una notevole boccata di ossigeno all'allenatore viola. Poi l'abbraccio tra l'autore del gol, seguito da mezza squadra, e il tecnico sembrerebbe testimoniare una certa unione di intenti nello spogliatoio, a smentire invece il sentire comune e l'opinione pubblica, che vorrebbe invece un gruppo freddo nei confronti di Montella. Farsi offuscare da un risultato acciuffato nel recupero, d'altro canto, non deve però far dimenticare una striscia negativa ancora in corso in casa Fiorentina, e le difficoltà in fase di creazione viste per lunghi tratti anche nell'1-1 casalingo con l'Inter. Per togliersi ogni dubbio, Commisso e la sua squadra di dirigenti avranno a disposizione il secondo atto concesso a Montella, la sfida contro una grande fetta della propria vita calcistica. Appuntamento a venerdì sera, perciò: c'è Fiorentina-Roma. Al termine di quei novanta minuti, potrebbe essere il tempo di scrivere una pagina definitiva per i primi mesi del 2020.


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