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Fiorentina, Commisso: "Limitato dal FFP. Chiedo tempo ai tifosi"

di Simone Bernabei

Il presidente della Fiorentina Rocco Commisso è tornato a parlare della scelta dei mesi scorsi di acquistare il club gigliato dalla famiglia Della Valle. Queste le parole del tycoon italoamericano a football-italia.net: "Possiedo la mia azienda da oltre 20 anni e le condizioni finanziarie sono migliorate così tanto che mi sono innamorato dell'idea di acquistare una squadra di calcio. Quindi, nel 2016, mi è stato presentato il progetto Fiorentina mentre stavano cercando di vendere. Ho fatto un'offerta e non è successo niente. Pensavo che i venditori, i fratelli Della Valle, l'avessero tolta dal mercato. Poi, nel 2018 c'è stato un approccio dalla Fiorentina, anche se devo dire che non ho mai incontrato i proprietari. Ho detto "bene, il prezzo è giusto", e abbiamo proceduto a firmare una lettera di intenti".

Cosa possono aspettarsi i tifosi? "Dirò cosa ho detto al sindaco di Firenze. Ho 69 anni, voglio guadagnare con questo investimento e riportare la Fiorentina nel posto che merita. Ho il piano e i mezzi, ma non sarà immediato. Ci vorrà del tempo e i tifosi devono rendersene conto. Vogliamo migliorare la base delle entrate. Basta guardare la Juventus, hanno una base di entrate di 400 milioni di euro mentre la Fiorentina ha una base di entrate di circa 100 milioni. Questo dipende dal marchio, più soldi guadagni, più investi, ma più investi più soldi guadagni. E' un circolo vizioso. La crescita della Juventus è arrivata con lo stadio, noi dobbiamo valutare le varie opzioni ma ricordate il mio messaggio: datemi tempo. Prenderemo le decisioni più giuste sul campo e faremo i giusti acquisti per la squadra".

Stadio e infrastrutture? "Vogliamo avere un Centro Sportivo, vogliamo che la Primavera, la squadra giovanile e la squadra femminile lavorino nello stesso centro della prima squadra. Abbiamo avuto incontri anche sullo stadio: vogliamo ripararlo, ricostruirlo o spostarlo? Le persone devono capire che dobbiamo investire per cambiare l'infrastruttura, in questo modo possiamo fare soldi per poi investire di nuovo. A causa del Fair Play Finanziario posso investire solo 100 milioni sulla squadra, per questo mi serve tempo".

Il futuro di Chiesa? "Lui fa parte del nostro progetto, questa squadra ha bisogno di qualità e non quantità".

Cosa ha significato l'ICC per me? "Molto. Charlie Stillitano (l'organizzatore, ndr) mi ha chiamato, io ero molto felice perché significava esporre il brand Fiorentina negli Stati Uniti giocando a Chicago, Charlotte e New York. Penso che questo sia stato l'inizio della nostra opportunità di branding perché, come ho già detto, per aumentare le entrate devi avere il riconoscimento del marchio. Le cose ovvie, come esportare negli Stati Uniti la maglia della Fiorentina, sono fondamentali. Il bello della Fiorentina e in particolare di Firenze è che secondo me è la città più bella del mondo. Guarda quanti turisti ha. Ora dobbiamo rendere la squadra di calcio una delle attrazioni".


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