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ESCLUSIVA TMW - Vignola: "Juve, lecito aspettarsi di più. Pirlo? Parola ad Agnelli"

di Pietro Lazzerini

La Juventus esce dalla Champions e il day after non può altro che essere quello delle valutazioni sia per quanto riguarda le prestazioni, sia per quanto riguarda le scelte fatte dalla società a inizio stagione. Per parlare dei bianconeri, la redazione di TMW ha coinvolto nei giudizi l'ex juventino Beniamino Vignola che riparte dall'eliminazione contro il Porto: "Il sorteggio poteva sembrare dei meno difficili ma come sempre la Champions riserva insidie e problemi. La Juve sembrava fortunata e invece, come successo con Lione e Ajax, è andata male anche questa volta. Oltretutto aveva preso anche Ronaldo con l'intento di arrivare in fondo e invece forse il fallimento deriva proprio da questo".

Quindi l'acquisto di Ronaldo va letto come un fallimento?
"L'arrivo di Ronaldo va visto in molti modi oltre a quello sportivo. Oltre agli aspetti economici, bisogna dire che era stato preso per fare di più rispetto al recente passato dove in Italia la Juve aveva già vinto tutto ma la Champions ha delle variabili imponderabili. La gara di ieri è stata rovinata all'andata, poi è arrivato un rigore discutibile e non ce l'hanno fatta. Anche se il Porto non ha rubato niente. Con l'organico dei bianconeri e i milioni investiti, penso che sia umano e lecito aspettarsi di più".

Cosa pensa di Pirlo e del suo futuro?
"Che la parola passa ad Agnelli. Fino a poco fa poteva vantarsi di essere in corsa per tre obiettivi, ora rischia di essere in corsa solo per la Coppa Italia. Se Sarri ha pagato l'eliminazione agli ottavi, non credo che Pirlo possa vivere tranquillo. Ma non può stare tranquilla nemmeno la dirigenza: Nedved e Paratici sono in discussione. Quando si vince, si vince tutti insieme, quando si perde si cerca un colpevole".


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