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ESCLUSIVA TMW - Spalletti: "Ho bisogno di tirare un po' il fiato. Sono felice per Giuntoli"

di Alessio Del Lungo
Fonte: Niccolò Ceccarini

Luciano Spalletti, ex tecnico del Napoli, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com a margine di un evento in suo onore a Certaldo: "Essere premiato dai miei amici, dal Comune dove sono nato, dal campanile dove andavo alla messa, nella piazza dove giocavo a pallone con i bambini... Avere questo riconosicmento dopo tantissimi anni con tutta questa gente presente è una cosa che mi inorgoglisce e che mi mette un po' anche in difficoltà".

Può chiarire il significato di "anno sabbatico"?
"Non so cosa voglia dire, ma se si dice così va bene. Per me sarà un anno dove dovrò mettere a posto delle cose, riflettere e tirare anche un po' il fiato perché le emozioni sono state molte. Bisogna essere all'altezza dell'amore che si ha per le cose perché devi ridare loro quello che ti viene concesso, devi rimbalzare loro addosso tutto quello che loro mi hanno dimostrato in questa stagione. Per cui ci debbo pensare un attimo e poi ho proprio bisogno di tempo a livello personale, familiare e di mettere a posto delle cose".

Un pensiero per Giuntoli che sta per accasarsi alla Juventus?
"Lo sa da solo come fare, è uno come me, un po' più giovane, ma che è partito dai tornei rionali e per arrivare ad essere direttore della Juventus bisogna esibire una qualità, un carattere, una conoscenza della professione totale e lui è uno di quelli, che la conosce tutta la storia del suo mestiere. Conosce tutto quello che deve andare ad organizzare anche per una società importante come la Juventus. Sono felice per lui, si merita di essere in questo ruolo e in questa posizione in cui è".

I tifosi le hanno chiesto di non andare anche lei alla Juventus un domani e lei ha risposto che ora non è il momento di fare queste chiacchiere.
"Lo rispondo anche a lei e lo dirò anche a quelli che me lo domanderanno dopo perché mi faranno tutti la stessa domanda. Quando si ama qualcosa in maniera forte, poi è chiaro che bisogna anche andare ad avere attenzione a non fare del male alle cose che ami e a cui vuoi bene. Ci sono dei ragionamenti da fare. La Juventus comunque ha un grandissimo allenatore che è Allegri, un grandissimo direttore, una grandissima squadra. Anche se cambieranno rifaranno la squadra forte, hanno ambizioni forti e faranno i risultati che merita la Juventus. È un modo di dire semplice per creare un po' di colore".

Che ne pensa di Italiano?
"Sa benissimo qual è il suo mestiere, sa benissimo che cosa ci vuole per diventare una squadra che possa piacere ad un pubblico di palato fine come quello viola. Un allenatore che gioca al risparmio sono convinto che non piacerebbe. Ora lui si incolpa di andare troppo di là? Ma togliere è facile, il problema è metterci e lui ci ha messo tante cose dentro questa Fiorentina. È il mio pensiero. Da ex giocatore della Fiorentina, da persona a cui sta a cuore la città da un punto di vista calcistico, storico ed emotivo dico che a me piace Italiano come allena e come interpreta il calcio".

Kim-Anguissa-Osimhen è la spina dorsale più forte che ha mai avuto?
"Ne ho avute tante di squadre forti, sono stato fortunato ad allenare. Questi sono tre calciatori straordinari. Mi hanno detto chi è il più completo del Napoli e ho detto Di Lorenzo prima. Kvaratskhelia ce lo vogliamo mettere dentro? Lei ha messo Osimhen, ma mettiamoci anche Kvaratskhelia. Poi c'è Zielinski, che ogni qualvolta non lo avevamo a disposizione siamo andati a cercare dov'era perché volevamo metterlo dentro, Meret ha fatto vedere subito quali qualità abbia, per cui se gli si dà la possibilità di giocare con continuità... Ce ne sono tanti altri di forti, però poi bisogna fare risultati contro colossi o squadre come quelle italiane non è facile".


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