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ESCLUSIVA TMW - Cinquini: "Niente follie: se ha problemi il Barça con la clausola di Lautaro..."

di Marco Conterio

Che mercato ci aspetta? Tuttomercatoweb.com ne parla con un decano degli uomini mercato italiani come Oreste Cinquini, storica figura della Fiorentina e negli scorsi anni anche in Russia allo Zenit. "Sarà un mercato di scambi e parametri zero. Sarà da capire quando ci saranno le date, fare previsioni ora è difficile. La UEFA ha intenzione di finire le competizioni internazionali, sarà una sessione lunga e influenzata dalle diverse situazioni nazionali. Chi farà la Champions dovrà fare di più e chi farà l'Europa League anche. Credo che sarà un mercato per almeno settembre, oppure anche più lungo".
E che mercato si aspetta per i vari club?
"Difficilmente vedremo spese pazze. L'esempio più eclatante è Lautaro Martinez. Se non fossimo in questi momenti difficili a livello economico, il Barcellona non metterebbe contropartite per abbassare il valore della clausola del giocatore. Il Barça e il Real Madrid, quando vogliono pagano la clausola. Ora no. Credo voglia il Barcellona ma se hanno difficoltà loro, figuriamoci gli altri...".
L'esempio dell'obiettivo delle big è Cavani, in scadenza al PSG.
"Ci sono tanti ragazzi che si avvicinano ai trenta o che li hanno passati a fine contratto. Le squadre cercano giocatori importanti senza spendere a livello patrimoniale. E' una cosa evidente".
Cambierà qualcosa per i Chiesa, per i Tonali?
"Se potranno investire, lo faranno sui ragazzi di prospettiva. Investimenti importanti per il futuro e plusvalenze, dunque. Il valore dei giocatori però si abbassa: se Chiesa prima poteva andare a 70 milioni, adesso metteranno contropartite tecniche nell'affare. Lo stesso per Tonali. Difficilmente i ragazzi potranno avere valutazioni che c'erano dodici mesi fa".
I giocatori si sposteranno dunque, ma per meno soldi e dentro più trattative.
"Chi metterà soldi, lo farà accompagnando liquidità con uno o due calciatori, cercando di sgravarsi di stipendi importanti che non fanno più parte della rosa. I giovani? Si va avanti coi risultati, la cosa migliore sarebbe un mix tra esperienza e ragazzi di classe. Nelle grandi serve coniugare le due cose. Giocare a San Siro non è come giocare al Franchi, farlo a Barcellona non è come farlo a Siviglia e via dicendo".
E lei, è pronto per tornare in sella?
"Mi piacerebbe rientrare. Sto aspettando un'opportunità. Ho finito l'esperienza a San Pietroburgo, ora aspetto se qualcuno avrà bisogno. Ho l'umiltà e la voglia di voler ricominciare, dovunque. Ho la voglia di chi inizia adesso, quella di un ragazzo".


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