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Ernesto Pellegrini: "Fatico a trovare differenze tra l'Inter di Inzaghi e quella di Trapattoni"

di Simone Lorini

"Sono due mesi che manco dal mio posto in tribuna, per guai di salute vari. Mi manca da matti. Conto di tornarci per Inter-Lazio. Alla mia età il corpo va gestito, come fanno i calciatori dopo gli infortuni" dice Ernesto Pellegrini, 83 anni, milanese, imprenditore nella ristorazione, interista e presidente del club nerazzurro dal 1984 al 1995. In bacheca uno scudetto, due Coppe Uefa, una Supercoppa. Una delle massime di Trapattoni, che 35 anni fa portò la sua Inter allo scudetto dei record, era: “Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”.

L’Inter può dire gatto?
"No. Ha ragione Trapattoni, sempre meglio stare abbottonati. Sarà un derby vero. Il Milan ce la metterà tutta per farci sudare la seconda stella. Arrivarci prima di loro è un sogno, e non esistono sogni facili da realizzare", ha detto Pellegrini a Repubblica.

Su cosa dovrà puntare l’Inter?
"Sul suo spirito combattivo. Sul rientro di Lautaro che sarà super motivato. E sulla capacità del gruppo di non prendere gol".

In questo, l’Inter di Inzaghi ricorda quella del Trap.
"Le due squadre si somigliano molto, al punto che fatico a trovare differenze. Sono forti, compatte, verticali. Solide ma votate all’attacco. E i giocatori sono amici fra loro".


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Sabato 18 Maggio 2024