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Dal gol nell'utimo derby alla voglia di rivalsa contro la Roma: Pedro può scrivere la storia

di Riccardo Caponetti
Fonte: Dall'inviato a Roma

Centotrentaquattro giorni fa ha fatto esultare i tifosi della Roma, con un sinistro preciso all'angolino alle spalle di Reina. Oggi spera di mandare in paradiso quelli della Lazio e stabilire un prezioso, non che storico, record: nessuno ha mai segnato in due derby prima con la maglia giallorossa e poi con quella biancoceleste. Solo due hanno segnato con le due squadre, Arne Selmonsson e Aleksandar Kolarov, ma entrambi avevano prima indossato l'aquila sul petto.

Inutile dire che Pedro sia l’uomo più atteso, forse ancora di più dei due allenatori, Mau e Mou. Al di là delle statistiche, nell'animo dello spagnolo - uno che ha vinto davvero tutto, Champions e Mondiali compresi - arde la voglia di rivalsa verso la Roma, che l'ha messo alla porta con estrema facilità. Nessun rancore ma tanta voglia di vendetta, quella sportiva e sana, s'intende. C'è rimasto male l'ex Barcellona, mai preso in considerazione da Mourinho e relegato come un esubero qualsiasi a Trigoria mentre il resto della squadra lavorava con lo Special One in Portogallo.

Era in un momento difficile, il 34enne esterno, ed è stato soccorso dal Comandante. Che già aveva conosciuto al Chelsea e che l'ha voluto anche alla Lazio. Sarri, giovedì contro il Torino, ha fatto riposare Pedro per averlo al massimo oggi. Non ha mai sbagliato un appuntamento decisivo, dovrà rispettare la tradizione questa sera, in un derby speciale che ha un valore enorme per la Lazio: una vittoria potrebbe essere la scintilla giusta per accendere il 'sarrismo', una sconfitta invece renderebbe ancora più difficile il cambio di ciclo a Formello. Anche se tutti rimangono fiduciosi, d'altronde siamo soltanto a fine settembre.


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